Nobody Home è una canzone dei Pink Floyd contenuta nel mitico album "The Wall" (1979), cantata da Roger Waters.
Il brano naturalmente viene utilizzato nel film, musicato dagli stessi Pink Floyd, "The Wall"; in particolare la canzone viene utilizzata nel momento in cui Pink (Bob Geldolf) , dietro la solitudine del suo muro psicologico, descrive la sua vita solitaria. Infatti, anche se ha tutto, sa che quando tenterà di stabilire un contatto con qualcuno fallirà.
È una canzone autobiografica per i Pink Floyd, e in particolare David Gilmour dichiarò in un'intervista che il brano descrive ciò che la maggior parte delle rockstar vivono durante i loro tour. In particolare i versi:
"I’ve got nicotine stains on my fingers
I’ve got a silver spoon on a chain
I’ve got a grand piano to prop up my mortal remains."
"Ho macchie di nicotina sulle dita
ho un cucchiaio d’argento su una catenella
ho un grande piano per immortalare i miei resti."
si riferiscono a Richard Wright, che, in quegli anni, assumeva cocaina e ne stava diventando dipendente.
Infatti secondo alcuni fan credono fermamente che il brano tratti di Syd Barret e la sua follia: il bisogno di essere "simbolo", il suo fagotto di sicurezza, il pianoforte (unico strumento che accompagna la voce) al quale aggrapparsi disperatamente, e la consapevolezza che il suo contatto con la realtà sta diventando sempre più flebile.
A parer mio questo brano credo sia da aggiungere alla playlist dei mitici Hey You, Another Brick in the Wall e Comfortably Numb. Brano molto struggente e pieno di significato per chi crede sempre e solamente in se stesso ed arriva ad uno stato di narcisismo che rovina il rapporto con gli altri. Buon ascolto a voi...
24/02/2011
Antonio Conte
cosa dire fantastici.. unici i miei preferiti e azzeccato il brano...
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